Quarantadue opere in mostra e un libro in uscita: questo di Edward Carey è l’omaggio di una vita di amore dedicata alla figura di Pinocchio. Nel ventre della balena è una mostra, curata da Alba Donati e promossa dalla Fondazione Carlo Collodi in collaborazione con La Milanesiana ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi e con Fenysia -Scuola di Linguaggi della Culturama è anche un libro, che esce a luglio con La nave di Teseo.
Realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Meyer e con il contributo della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, la mostra sarà inagurata il 12 luglio a Collodi nelle sale del Parco di Pinocchio e rimarrà aperta fino al 2 settembre 2018.
Le opere in mostra sono quarantadue tra acquerelli, dipinti e sculture. Edward Carey espone gli oggetti che hanno fatto compagnia a Geppetto nella sua lunga permanenza nel ventre del pescecane come l’osso di balena su cui dipinge un cielo e che diventa la finestra da cui guardare il mondo o la vecchia tabacchiera dove conserva una scheggia di legno del suo bambino. La mostra, nel progetto di Valeria Ioele, riproduce il fitto buio della prigionia con gli oggetti che baluginano nella semioscurità, fino ad aprirsi sulla finestra vera che incornicia il piccolo e fiabesco paesaggio di Collodi. In mezzo, i ritratti dei personaggi chiave, fra cui il Gatto e la Volpe, la Fata Turchina e Lucignolo in una luce crepuscolare di perdenti.
