Pinocchio e Yamin
Giornata internazionale del libro per bambini e ragazzi
Al Parco di Pinocchio di Carlo Collodi si celebra la Giornata internazionale del libro per bambini e ragazzi sabato 2 aprile dalle 10 alle 20. Per l’occasione si presenterà il libro Pinocchio e Yamin, racconto ideato da Thant Zin Soe (in arte Than Lwin Mynt) storyteller birmano che, in passato, ha svolto la professione di giornalista e ha contrastato il regime militare fino alla prova del carcere.
In programma ci sono laboratori di lettura e laboratori creativi dedicati ai due protagonisti. L’iniziativa è della Fondazione Nazionale Carlo Collodi e parteciperà l’Associazione per l’amicizia Italia Birmania - Giuseppe Malpeli. L’inizio delle attività a tema è alle 15 con una breve presentazione ai bambini e ai loro genitori della Birmania, mostrando loro alcuni oggetti del Paese; seguirà la lettura di una versione ridotta del testo Pinocchio e Yamin, che si potrà acquistare in versione integrale per sostenere la traduzione de Le avventure di Pinocchio in birmano. L’appuntamento si chiuderà con un laboratorio creativo ispirato alla lunga tradizione birmana degli spettacoli con marionette; i bambini potranno realizzarne due in carta, una raffigurante Pinocchio e una di Yamin, ritagliandole e poi colorandole.
UN LIBRO SULL’AMICIZIA UNIVERSALE E LA COOPERAZIONE. In “Pinocchio e Yamin” viene raccontata una storia di amicizia che va oltre i confini geografici e culturali, ma è anche una storia di crescita attraverso le debolezze umane, la consapevolezza di sé e l'amore reciproco. E' un esempio concreto di quanto una storia può veicolare valori universali presenti in tutte le culture. Il racconto è stato pubblicato dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi e inserito nella propria collana Fabulae diretta da Marina D’Amato, in collaborazione con l’Associazione per l’amicizia Italia – Birmania Giuseppe Malpeli, Parma Capitale della Cultura, Istituto Alcide Cervi e Sinapsi Group. Un libro che finanzierà la pubblicazione di un altro libro, perché il ricavato della vendita di Pinocchio e Yamin è destinato alla Casa Editrice Third Story Project per la pubblicazione e traduzione de “Le Avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi in birmano.
I RACCONTI COME VEICOLI DI PACE. Thant Zin è un convinto sostenitore di valori fondamentali quali: la pace, la non violenza, la solidarietà, l'aiuto reciproco, la collaborazione e promulgatore dei diritti umani. Chiedendosi come potesse veicolare questi temi tra la gente del Myanmar allo scopo di diffonderli e contribuire ad una forte azione educativa sulle nuove generazioni, iniziò a raccontare storie della tradizione birmana tra i più piccoli, nelle scuole e nei villaggi di tutto il territorio birmano. Diventato editore della Casa Editrice Third Story Project (la Terza Storia), le sue storie, una volta stampate, vengono distribuite nelle scuole in cui non sono presenti biblioteche e gli alunni non possono usufruire di libri di narrazioni e racconti. Nel 2017 è stato in Italia, alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna dove ha rappresentato per la prima volta in assoluto la Birmania. L'anno successivo tornò in Italia per partecipare come relatore al convegno “Costruttori di ponti” a Firenze, organizzato e promosso dall'Istituto Cervi, dal Miur e dalla Fondazione Giorgio La Pira. Questo convegno era rivolto ad insegnanti di scuole di vario ordine e grado ed è in questa occasione che Thant Zin Soe illustrò la sua metodologia per coinvolgere i bambini nel momento della narrazione e viene a conoscenza della storia di Pinocchio. In particolare, venne a sapere come questa storia sia stata utilizzata da alcuni insegnanti per creare dei percorsi di inclusione rivolti a bambini stranieri. Tutto ciò ha seminato in lui l'idea di dare vita ad una storia che comprendesse il Pinocchio italiano insieme ad un personaggio tipico delle narrazioni birmane: Yamin. “Pinocchio e Yamin” è un esempio concreto di quanto una storia può veicolare valori universali presenti in tutte le culture. “Attualmente Thant Zin sta traducendo dall'inglese il nostro “Pinocchio” per darne diffusione in Birmania; lo sta facendo con dedizione nonostante i tempi difficili e di grande sofferenza che il popolo birmano sta vivendo sotto il giogo di una feroce giunta militare” spiegano dall’associazione Italia Birmania.
Creare storie, tradurle e cercare di diffonderle è un atto di resistenza e di visione del futuro molto importante e tutto ciò è presente nel pensiero e nell'agire di Thant Zin.
L'ASSOCIAZIONE PER L'AMICIZIA ITALIA-BIRMANIA GIUSEPPE MALPELI - L’associazione ha sede a Parma e lavora per il processo democratico in Myanmar guidato da Aung San Suu Kyi in Birmania cercando di contribuire alla risoluzione dei conflitti e supportando il processo di riconciliazione e di pieno rispetto dei diritti umani. Come spiegano: “La Birmania o Myanmar è un Paese del Sud-Est Asiatico caratterizzato da paesaggi carichi di fascino e da una lunga storia di imperi, di dominazione straniera e, purtroppo, di regimi militari per un tempo lungo più di 50 anni. Nell'intero territorio sono presenti circa 135 etnie diverse, spesso in conflitto tra loro o con l'esercito. Dal 2012 il Myanmar ha iniziato a conoscere un cambiamento sociale, politico ed economico importante: le nuove generazioni hanno iniziato a fare progetti per il proprio futuro, le connessioni con il mondo esterno si sono moltiplicate e il Paese ha potuto assaporare il profumo della libertà. Nel 2015 sono state convocate delle libere elezioni parlamentari che hanno portato al governo Aung San Suu Kyi. Nel 2020 La Lega Nazionale per la Democrazia, partito di Aung San Suu Kyi ha vinto nuovamente le elezioni con l’85% dei voti: poteva iniziare una stagione di vere riforme. Tutto questo è finito con il 1° febbraio 2021 con l’avvento di un golpe militare. Si è aperta però una stagione di resistenza e di lotta per la pace, la democrazia e la libertà. Da allora l’Associazione è fortemente impegnata per supportare il ripristino della democrazia, la liberazione dei prigionieri politici, tra i quali Aung san Suu Kyi, il sostegno alla popolazione colpita dalle violenze dei militari”.